Fra le parole d’ordine del nostro tempo, quella che forse più di tutte si è imposta negli ultimi anni è innovazione: la troviamo praticamente ovunque, tutti si danno un gran da fare per dimostrare di essere dei veri innovatori. E’ ormai la parola-slogan che non deve mai mancare, che può essere usata in molti contesti e con tantissimi significati, anche molto diversi tra loro. Proprio per questa sua molteplicità di significato spesso il termine innovazione è più un facile specchietto per le allodole che non un reale contenuto: distinguere chi fa vera innovazione da chi semplicemente la proclama è quindi operazione non sempre facilissima. Nonostante l’abuso però continua ad affascinarci e a convincerci.
Perché innovazione?
Perché? Da cosa nasce questo accento che stiamo dando sempre più all’innovazione?
Sicuramente da una quantità di fattori, il primo dei quali però è che innovare (ed innovare continuamente, investendo in ricerca) si è imposto negli ultimi anni come unico reale antidoto alle crisi che hanno imperversato ed imperversano nel mondo dell’economia. Grandi e piccole realtà imprenditoriali indifferentemente sono state colpite e spazzate via da difficoltà che non hanno saputo o potuto fronteggiare. Non tutto il male però è venuto per nuocere, e molte buone realtà sono rimaste, mentre tante nuove ne sono nate. Con il tempo si è cercato di capire quale fosse il tratto d’unione di chi aveva superato l’ostacolo, e facendo esperienza degli errori abbiamo notato che la caratteristica comune era la solidità di una tradizione ma anche la capacità di accettare con rapidità nuove sfide, agendo rapidamente e con le giuste competenze.
Innovazione e design
Anche nella comunicazione del mondo del design si fa un gran parlare di innovazione: nei materiali, nelle forme, nelle tecnologie. Le aziende grandi e piccole del mondo dell’arredo sono autentici laboratori in cui costantemente si fa ricerca, ed il fermento è dimostrato dalla grande quantità di novità che quasi ad ogni stagione vengono immesse sul mercato.
La ricerca messa in campo dalle aziende ci permette di avere nuovi materiali estremamente performanti destinati ad una quantità di usi diversi; oggi le nostre case sono popolate di oggetti fatti con materiali di cui solo fino a qualche tempo fa ignoravamo l’esistenza. Materiali sintetici, materiali compositi, materiali riciclati: una gamma di offerte che hanno arricchito la nostra possibilità di scelta e contemporaneamente la qualità del nostro spazio domestico.
Non solo, anche ai materiali tradizionali la ricerca ha dato nuovo slancio: i legni, le pietre, le ceramiche, i metalli che noi oggi usiamo tutti i giorni sono molto diversi da quelli che eravamo abituati a conoscere; è rimasto inalterato il loro aspetto forse, ma i loro metodi di produzione sono del tutto nuovi. Le aziende più capaci sono state in grado di studiare soluzioni inedite, trasformando radicalmente oggetti tradizionali, migliorandoli o inventandone altri che semplicemente non esistevano.
Anche la componente tecnologica, spesso abilmente nascosta ma estremamente importante nell’arredo domestico, ha subito una innovazione importante dandoci ad esempio meccanismi affidabili, resistenti e soprattutto durevoli, che hanno permesso di alzare notevolmente il livello di qualità degli arredamenti.
Per il mondo del design infine, ma non certo per importanza, innovare significa anche saper cogliere i cambiamenti nei modi di abitare la casa, non banalmente seguendo le mode, ma accompagnando e a volte anticipando le trasformazioni dello spazio domestico e delle persone che lo vivono. Trasformare queste competenze e questa cura in un singolo oggetto di arredo per la nostra casa è una delle magie che solo il design, ed il design italiano in particolar modo, sa fare.