Ritorno alla natura
Ritornare alla natura. Se c’è un’assenza da colmare nella vita dell’uomo questa è proprio quella occupata dalla Natura: da quando le nostre vite si sono industrializzate e globalizzate abbiamo sempre più forte avvertito il richiamo di ciò che con il tempo andavamo perdendo.
Oggi parlare di Natura significa quasi sempre parlare di ecologia: certo l’argomento si è fatto così urgente che non possiamo più permetterci di considerarlo un vezzo di pochi ma l’impegno di ciascuno perché non si distrugga irreparabilmente l’ambiente in cui siamo immersi.
Ma nel design la natura ha sempre occupato un posto molto importante che va ben al di là delle battaglie ecologiste: fin dall’antichità infatti gli uomini hanno cercato di inserire nelle loro opere -dalle più piccole alle più grandi- riferimenti più o meno espliciti al mondo della natura. Forse perché più costruivano case e città, più si circondavano di oggetti e strumenti, e più si allontanavano da uno stato di natura che cercavano così di ricreare. O forse perché la creatività ha sempre cercato di prendere spunto da quel grande atto creativo che ogni giorno la Natura ci offre.
Un grande classico
Fatto sta che soprattutto nel corso del ‘900 due tendenze si sono contrapposte: quella del design moderno -industriale, rigoroso, geometrico- e quella del design organico -naturale, libero, fluido. Il moderno prendeva ad esempio il design industriale, la progettazione meccanica e portava nel mondo dell’abitare uno stile asciutto e senza fronzoli che voleva liberarsi delle decorazioni inutili. Lo stile organico invece affondava le sue radici in una tradizione decorativa antichissima cercando però di rinnovarla attraverso nuove forme.
Sembra impossibile ma per un breve periodo queste due tendenze si sono incontrate producendo un connubio formidabile: l’art nouveau. Uno stile nuovo -appunto- floreale, sinuoso, ma che strizzava l’occhio alla produzione industriale regalandoci un classico intramontabile: la sedia Thonet. Forse non tutti ne conoscono il nome di battesimo, ma non esiste persona che non si sia seduta almeno una volta nella vita su quella semplice sedia dalla seduta tonda impagliata e quell’inconfondibile schienale di legno curvato. Un gioiello di bellezza e semplicità.
Passata quella frizzante stagione, per molto tempo queste due “mode” sono state considerate alternative e molto difficilmente un pezzo di arredo dalle forme sinuose poteva trovare posto in una casa moderna.
E oggi che facciamo?
Ma i tempi ed i gusti sono di nuovo cambiati: oggi cominciano a ripresentarsi sul mercato oggetti di design davvero interessanti che rileggono e mixano moderno e organico, rigore e morbidezza delle forme. C’è una nuova generazione di designer e di aziende che hanno deciso di osare e sperimentare con progetti davvero interessanti. Soprattutto nelle nostre case abbiamo imparato a dosare con gusto la presenza di elementi anche contrastanti, trovando un giusto mezzo. Oggi possiamo ad esempio abbinare senza problemi un tavolo dalle forme austere ad una sedia informale, giocosa, magari dal colore sgargiante. Possiamo anche abbinare sedie diverse allo stesso tavolo, con esiti interessanti e mai banali.
Cosa fa funzionare il mix?
La bontà del design e la serietà del progetto: c’è buon design che produce forme moderne e c’è buon design che produce forme organiche, non dobbiamo aver paura di mettere insieme le due cose, basta scegliere il giusto progetto.