Per molti versi l’autunno è il vero inizio dell’anno.
L’estate è il tempo delle innumerevoli attività, degli incontri, della festa; sono più lunghi i giorni, ma sono più lunghe anche le notti; che si sia al lavoro o cha sia iniziata la vacanza, l’estate è sempre il tempo in cui le abitudini saltano.
L’autunno segna il ritorno alla regola: riaprono le scuole, al lavoro è tempo di fare nuovi programmi e in tutti i settori della nostra vita si riallacciano i fili di discorsi che l’estate aveva lasciato in sospeso. Non esiste una data precisa: può essere il primo giorno di scuola, il rientro in ufficio dopo le ferie o l’iscrizione ad una nuova stagione in palestra, ma sicuramente con l’autunno si tende a mettere un punto e a provare a ricominciare, con la paura ma anche con l’entusiasmo che caratterizzano ogni nuovo inizio. Quasi senza accorgercene ci ritroviamo catapultati nelle routine quotidiane, stressanti forse, di sicuro frenetiche, ma sicuramente costanti e per questo confortanti.
Lo scenario ideale di questo ritorno è senza dubbio la nostra casa. Lo spazio domestico, che durante l’estate avevamo un po’ relegato a spazio quasi di passaggio, torna prepotentemente sulla scena. Complici le giornate più brevi e le temperature che si abbassano, tendiamo a passare sempre più tempo in casa e ci riscopriamo ad apprezzare il calore che deriva dallo stare insieme.
Se l’estate è stato il tempo dell’amicizia, l’autunno è il tempo della famiglia.
Ma le nostre famiglie, si sa, sono comunque un via vai di persone, di storie di momenti che hanno bisogno di spazi sempre diversi per poter essere raccontati.
Siamo famiglia alla mattina quando ci alziamo magari ciascuno ad orari diversi e mentre qualcuno è seduto per la colazione, qualcun altro dall’altro lato del tavolo completa i compiti che aveva dimenticato e altri ancora gironzolano indaffarati tra le sedie; siamo famiglia quando al pomeriggio attorno allo stesso tavolo troviamo i più piccoli con i libri aperti mentre i genitori prendono un caffè al volo prima di ripartire o preparano qualcosa in vista della cena; siamo famiglia quando sempre allo stesso tavolo ci ritroviamo la sera per cenare semplicemente fra noi o con qualche ospite dell’ultimo momento, o quando ancora c’è la partita in tv, ordiniamo una pizza e ci ritroviamo tra amici. Ma siamo famiglia anche quando tutti sono andati via e ce ne restiamo a casa per una cena romantica, o quando siamo tornati tardi, tutti già dormono e prima di andarcene a letto ci mettiamo a tavola da soli per goderci una tisana bollente nella casa silenziosa.
Sono tutti modi di essere famiglia nel nostro tempo che richiedono alla nostra casa e agli elementi che la compongono una grande capacità di adattarsi a situazioni sempre mutevoli, anche nell’arco della stessa giornata. Per questo ricoprono un ruolo sempre più importante gli arredi trasformabili come i tavoli allungabili: sono sempre esistiti, ma oggi in particolar modo se ne riscopre la reale esigenza. D’altra parte la tecnologia dei materiali e dei meccanismi ha fatto in modo che si possa contare su arredi affidabili, durevoli ed estremamente maneggiabili. I tavoli in particolare possono raggiungere oggi un altissimo grado di estensibilità senza perdere le loro capacità di resistenza e soprattutto rimanendo leggeri ed utilizzabili da tutti. In pochi secondi possiamo spostare il tavolo dalla cucina al soggiorno o viceversa ed allungarlo fino a triplicarne l’ospitalità.
Così se la cenetta romantica dovesse essere interrotta dagli amici tifosi pronti ad occupare il soggiorno, non sarebbe un problema!